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DISCORSO DI S.ABBONDIO 2017 del Vescovo Oscar alla Città di Como


DISCORSO DI S.ABBONDIO


La festività di sant’Abbondio,  patrono della Città di Como e della Diocesi, è una ricorrenza che riguarda non solo la Comunità cristiana, ma che accomuna tutti gli abitanti di questa nostra amata terra, qualunque sia il loro credo. E’ un punto di riferimento per coloro che a Como abitano da sempre o che lì sono ospitati e accolti. E’ un momento di riflessione anche per coloro che, per la fiducia dei cittadini, sono stati chiamati a governarla.

A tutti, a partire dalle famiglie, vorrei rivolgere il mio saluto augurale, raggiungere quanti sono in particolari situazioni di disagio e di sofferenza; vorrei offrire segni di fiducia e di speranza ai cittadini che in questa Città vivono, lavorano, qui condividono difficoltà, affrontano le diverse urgenze. Vorrei inoltre farmi vicino a quanti, in modo speciale, si impegnano ogni giorno per il bene comune e si prodigano appassionatamente nelle diverse realtà civili e nel volontariato, per rendere la nostra Città più bella, più abitabile, più accogliente, e la riconoscono, come è ogni Città nel mondo, luogo plurale  di relazioni,  di intrecci di persone, di culture, di religioni e di civiltà.

Tra le caratteristiche storiche della Città di Como spiccano le sue mura, di edificazione romana, che un tempo la circoscrivevano. Oggi,  cadute tutte le barriere difensive,  anche la nostra Città è chiamata a sperimentare la “convivialità delle differenze”, vero segno dei tempi, ossia l’ apertura  a uno stile nuovo di umanità, ormai incontrovertibile.

Ho scelto di rivolgere il mio primo discorso alla Città attingendo alcuni spunti dall’insegnamento di Papa Francesco.  Certo, Egli si rivolge al mondo intero, ma ai singoli vescovi è dato il compito di contestualizzare ciò che Egli richiama e applicarlo alle singole situazioni locali. Mi ispiro, perciò, ad alcune espressioni contenute nella esortazione apostolica “Evangelii Gaudium” (2013), che è un po’ la “magna carta” dell’attuale pontificato.


OMELIA del Vescovo Oscar
nella s. Messa di s.ABBONDIO 2017


Celebrare l'Eucaristia nella festa di s.Abbondio è motivo di lode e di ringraziamento al Signore per le nostre comuni radici sante, per quanti ci hanno preceduto nel cammino della fede, per i padri vescovi fondatori di questa Chiesa, tra cui eccelle s.Abbondio, quarto vescovo  di Como e nostro patrono principale.

Egli attualizza con la sua persona la frase proclamata nella prima lettura dal libro del Siracide. "Il giusto sarà ricolmato di spirito di intelligenza, come pioggia effonderà parole di sapienza, nella preghiera renderà lode al Signore". Siamo certi che s.Abbondio, come nostro protettore, anche oggi prega per noi, perché, come pietre vive, ci impegniamo a sviluppare nella Chiesa, che egli ha amato e servito, la ricchezza della grazia che Dio non ha mai cessato di effondere.

È importante ricordare con venerazione  i santi della chiesa di Como, in particolare s.Abbondio, per non dimenticare che noi siamo figli e fratelli di un popolo credente dentro una precisa storia e un luogo particolare, in cui è radicata la nostra Chiesa, che riconosciamo nella sua originalità e bellezza.

Sentirsi all’ interno di una Chiesa locale, sviluppare insieme una dimensione diocesana, sono condizioni essenziali per sentirci  coinvolti insieme in una lunga storia di santità di popolo, dentro una Chiesa sinodale, a partire dai doni di ciascuno.

Nella Chiesa locale si armonizzano varietà e unità, come scrive papa Francesco. "Nella Chiesa, la varietà, che è una grande ricchezza, si fonde sempre nell'armonia dell'unità, come in un grande mosaico in cui tutte le tessere concorrono a formare l'unico grande disegno di Dio. E questo deve spingerci a superare ogni conflitto che ferisce il corpo della chiesa. Uniti nelle differenze. Non c'è un’ altra strada cattolica per unirci".

La festa odierna è la più adatta per esprimere, in un clima di famiglia, la nostra riconoscenza a quanti hanno svolto un ministero specifico a servizio della comunione ecclesiale e ora vivono altri incarichi. Alludo in particolare al vicario generale uscente, mons. Giuliano Zanotta e ai vicari episcopali del vescovo DIEGO, per il loro servizio generoso a favore di tutta la nostra diocesi. Un augurio sincero per l’inizio del suo ministero vogliamo rivolgere pure a don Renato Lanzetti, da domani nuovo vicario generale.

Come ai tempi di s.Abbondio, inoltre,  l'impegno primario per la nostra Chiesa di Como rimane quello della evangelizzazione, ossia la missione di presentare ai nostri contemporanei la vita cristiana come una possibile forma di realizzazione dell'umano, secondo il progetto di Dio, la cui gloria è l'uomo vivente, ossia ogni persona, chiamata a diventare immagine di Gesù, l’uomo perfetto.

Avvertiamo, quindi, come necessaria e urgente la testimonianza di tutto il popolo credente che annunci con le opere di misericordia l'agire di Dio, così come ci è stato narrata dalla vita e dai segni compiuti da Gesù, il rivelatore del Padre.

Nello stesso tempo, alla sequela del suo Signore, tutto il santo popolo di Dio è chiamato, proprio mediante un agire fondato sulla misericordia, a manifestare al mondo un nuovo stile di vita, che testimoni la possibilità di nuovi rapporti interpersonali, fondati non sulla difesa di sè, ma sul prendersi cura delle persone, chiunque siano, in quanto tutti figli di Dio  e nostri fratelli, anche i più deboli e i non amabili.

E’ per questo che sentiamo come urgente interpellare l’intero popolo di Dio, coinvolgendolo mediante un Sinodo, perché insieme rispondiamo alle grandi sfide che la società di oggi ci pone, non con nuove e rigide regole o semplicemente condannando il mondo, ma attraverso segni di piena umanità, nella libertà dell’amore, segni che dicano la bellezza e la bontà della vita cristiana, in spirito di servizio e in piena umiltà, a imitazione del nostro Maestro e Signore, “mite e umile di cuore”. E’ il mondo stesso che, nonostante le apparenze, reclama la presenza attiva dei cristiani, perché con la loro sapienza e con uno stile di tenerezza sappiano insaporire l’ambiente in cui vivono con il Vangelo.

Affidiamo alla intercessione di s.Abbondio il cammino sinodale della nostra Chiesa, vera prova di maturità per discepoli di Cristo che amano la Chiesa e insieme vogliono servire il mondo con lo stesso sguardo di compassione e di misericordia con cui Dio stesso lo raggiunge ogni giorno.


PREGHIERA A S. ABBONDIO


O amato padre e sollecito
pastore della Chiesa di Como, S. Abbondio,

tu che lungo i secoli hai accompagnato, protetto e sostenuto il cammino di fede
del popolo di Dio in questa nostra terra:

continua ad esercitare il tuo ministero con premurosa cura del gregge del Signore,
che oggi di nuovo si affida alla tua protezione.

Fa' che la nostra Chiesa sappia raggiungere il cuore degli uomini di oggi,
parlare il loro linguaggio, comprendere le loro fragilità 
e promuovere per essi nuove vie di evangelizzazione.

Con una vicinanza amica da parte delle nostre comunità cristiane,
gli uomini in ricerca di Dio trovino in Cristo Gesù
la risposta più persuasiva ai loro interrogativi,
così che lo possano accogliere come il loro vivente Signore
e riconoscere come l' unico Salvatore.

Concedi al popolo di Dio, pellegrino nella storia, in una società plurale,
di distinguersi per l'impegno di carità verso i bisognosi,
riconoscendo in essi la perla preziosa,
attraverso la quale il Signore Gesù più facilmente si manifesta.

 Donaci coraggio e perseveranza,
nella certezza che la qualità della nostra testimonianza
è la migliore garanzia per una efficace trasmissione del Vangelo
in  questo nostro tempo. 
Amen.

+ vescovo Oscar

Como, 31 agosto 2017
Solennità di S. Abbondio