Santuario

La storia del Santuario

Il Signore non manca mai di stupirci con gli interventi della sua Misericordia!
Il Santuario testimonia questa particolare esperienza di grazia.
Gli avvenimenti spirituali, che qui si sono compiuti, iniziano nell’anno 2000 e sono legati alla particolare esperienza di fede e di preghiera di un parrocchiano, insegnante, sposato e padre di due figlie. In modo sempre più chiaro e continuativo egli percepisce una “Voce interiore”, che lo guida nei momenti della preghiera personale e gli dà indicazioni precise da riferire al suo confessore e, in seguito, all’autorità della Chiesa.
In particolare egli avverte, attraverso “visioni intellettuali”, una viva presenza del mistero della Santissima Trinità, che si è rivelata a noi uomini nel Verbo fatto carne, il Signore Gesù, e continuamente si dona nel Sacramento dell’Eucaristia, per il bene della Chiesa e la pace del mondo intero.

A partire dall’anno 2005, la “Voce interiore” chiede che la preghiera coinvolga anche altre persone, attraverso Novene di adorazione e supplica vissute in orari serali, nella chiesa parrocchiale e sotto la guida dei sacerdoti della parrocchia. A questi momenti prolungati di preghiera pubblica partecipano un numero vario di persone, provenienti anche da altre parrocchie limitrofe, ed egli vive esperienze molto intense di “incontro” con Dio, Trinità Misericordia Infinita.

In questo contesto, nel periodo ottobre 2009 – giugno 2010, si verificano anche particolari fenomeni legati all’altare della chiesa: presenza di segni di acqua (le analisi scientifiche hanno escluso altri agenti) che “trasuda” dall’altare stesso e lascia tracce e macchie sulla superficie frontale e laterale sinistra (dalla parte del Crocifisso) della mensa (un blocco unico di serpentino scuro della Val Malenco).
Nel frattempo, su espressa richiesta del Vescovo diocesano, egli inizia a scrivere in modo dettagliato gli avvenimenti da lui vissuti nei momenti di preghiera, sotto forma di “visioni intellettuali” o di appelli rivolti da Dio alla sua Chiesa, per la santificazione dei sacerdoti, per la conversione dei fedeli, per la pace di tutti i popoli. Questi testi vengono redatti su quaderni, a volte a distanza di settimane o mesi dal momento in cui gli avvenimenti descritti sono stati vissuti. Non ci sono mai cancellature, ripetizioni o contraddizioni nei diversi scritti, che non vengono riletti dal loro redattore.

Il Vescovo diocesano, mons. Diego Coletti, sempre direttamente informato degli avvenimenti, istituisce nell’aprile 2010 una Commissione Diocesana di studio, composta da sei sacerdoti con diverse competenze accademiche e pastorali, incaricata di leggere e valutare i testi sopra indicati e gli avvenimenti riferiti dai diversi testimoni, in particolare dal parroco e da altri sacerdoti presenti alle preghiere serali. Dal lavoro sinora svolto dalla Commissione emerge che i testi sono rispondenti ai dettami della fede e morale cattolica e straordinariamente profondi per densità di dottrina, prospettiva pastorale, alto profilo spirituale.

Proprio per garantire la serietà dell’esperienza vissuta (ormai conclusa nella sua fase “pubblica” con l’ottobre 2010) il Vescovo, con parere unanime del proprio Consiglio Episcopale e della Commissione Diocesana decide, a partire dalla prima domenica di Avvento (28 novembre 2010), di riconoscere alla chiesa parrocchiale di Maccio, dove si sono svolti la gran parte di questi avvenimenti, il titolo di “Santuario Diocesano”, dedicandolo alla “Santissima Trinità Misericordia” e informando contestualmente la Congregazione della Dottrina per la Fede per i necessari approfondimenti e le opportune verifiche dottrinali. Nel contempo approva e consente l’uso di particolari preghiere nate in questo contesto e riassunte nella “Supplica alla Trinità Misericordia”.

Maccio, maggio 2011