«Celata Pulchritudo. I segreti dei Musei Vaticani»

la bellezza, “via privilegiata per incontrare Dio”


«Celata Pulchritudo. I segreti dei Musei Vaticani»

Segreti, storie poco note, curiosità si nascondono dietro la bellezza universalmente riconosciuta dei capolavori delle collezioni vaticane. «Celata Pulchritudo. I segreti dei Musei Vaticani» è il nuovo progetto multimediale nato in collaborazione con Vatican News.

Una serie di brevi video si propone di raccontare l’arte delle raccolte pontificie in modo nuovo. Dalle fonti di ispirazione dei grandi maestri come Michelangelo o Raffaello, al fascino e al mistero delle antiche civiltà precristiane; dal “dietro le quinte” del Museo, ritenuto da generazioni di artisti “la scuola del mondo”, al patrimonio di sapere, ricerca, conservazione e restauro tramandato fino ai nostri giorni.

Un percorso narrativo che si svilupperà mensilmente nell’arco di un anno attraverso due versioni video: una di taglio narrativo accompagnata da un articolo descrittivo, l’altra più breve destinata al pubblico dei social network. I contenuti saranno diffusi attraverso il web ed i profili social di Vatican News e dei Musei Vaticani.



dal sito web:www.osservatoreromano.va

dal sito web: www.vaticannews.va





#celatapulchritudo

https://www.vaticannews.va/it/taglist.cultura-e-societa.Cultura.celatapulchritudo.html




A pochi centimetri dalla Bellezza

una visita unica insieme ai tecnici e ai restauratori dei Musei Vaticani.




https://www.youtube.com/watch?v=GaUU5zH_WRM&t=1s



III.2  La bellezza delle arti.

Se la natura e il cosmo sono espressione della bellezza del Creatore e introducono alla soglia di un silenzio tutto contemplativo, la creazione artistica possiede la capacità di evocare l’indicibile del mistero di Dio. L’opera d’arte non è «la bellezza», ma ne è l’espressione e, se obbedisce a dei canoni per natura fluttuanti: ogni arte è legata ad una cultura, essa possiede un carattere intrinseco di universalità. La bellezza artistica suscita emozione interiore, provoca nel silenzio il rapimento e conduce all’«uscita da sé», all’estasi.

Per il credente, la bellezza trascende l’estetica e il bello trova il suo archetipo in Dio. La contemplazione di Cristo nel suo mistero d’Incarnazione e Redenzione è la fonte viva alla quale l’artista cristiano attinge la propria ispirazione per esprimere il mistero di Dio e il mistero dell’uomo salvato in Gesù Cristo. Ogni opera d’arte cristiana ha un senso: essa è, per natura, un «simbolo», una realtà che rimanda al di là di se stessa, che aiuta ad avanzare sulla via che rivela il senso, l’origine e la meta del nostro cammino terreno. La sua bellezza è caratterizzata dalla sua capacità di provocare il passaggio dal «per sé» al «più grande di sé». Tale passaggio si realizza in Gesù Cristo, che è «la via, la verità e la vita» (Gv 14, 6), la «Verità tutta intera» (Gv 16, 13).


La Via pulchritudinis,
Cammino privilegiato di evangelizzazione e di dialogo


http://www.cultura.va/content/cultura/it/pub/documenti/ViaPulchritudinis.html