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Lettera di solidarietà del vescovo Oscar ai sacerdoti della nostra diocesi


Lettera di solidarietà del vescovo Oscar ai sacerdoti della nostra diocesi

Cari fratelli sacerdoti,

desidero farvi giungere la mia solidale vicinanza in questo periodo quanto mai difficile e problematico. Vi ringrazio innanzitutto della vostra bella testimonianza di fede e di fraternità, che ci permette di presentare la Chiesa come una famiglia unita e samaritana, a cui sta a cuore la sorte dei fratelli, soprattutto gli anziani e le persone sole. Stiamo soffrendo tutti, ciascuno dentro la sua situazione particolare, che si presenta confusa e drammatica insieme. Sentiamo vivo il distacco fisico dalla nostra gente, che non possiamo raccogliere per le assemblee liturgiche. Tuttavia questo tempo ci rafforza nella nostra comunione, tanto più ardente quanto più ostacolata dalle circostanze, che ci impongono di vivere separati gli uni dagli altri. I nostri fedeli avvertono la cordialità del nostro affetto e l'intensità della nostra preghiera, che li raggiunge nelle abitazioni e permette loro una comunione spirituale, che li aiuta a dare un senso evangelico a ciò che stiamo attraversando. Non mancano, da parte vostra, esempi di creatività pastorale, che vi permette di essere presenti nelle case mediante i mass media diffusi dalle parrocchie singole, per offrire occasioni di preghiera, di approfondimento e di scambio. Così la parrocchia entra nelle famiglie e offre a ciascuno ciò di cui ha bisogno per ravvivare la comunione con Dio e con i fratelli della comunità. Non ho mancato di farvi giungere attraverso il Vicario Generale, puntuali comunicati, in comunione anche con le altre Chiese di Lombardia. Appena sarà possibile saranno offerti gli orientamenti essenziali per la Settimana santa. Vi raggiunge una lettera appena inviata dalla CEI, che suggerisce le modalità più opportune per la pastorale dei malati. Sono questi, soprattutto, coloro che vivono con particolare drammaticità la solitudine. Penso in modo speciale a quanti sono ricoverati negli ospedali, perché infetti, molti dei quali muoiono soli, senza il conforto di persone amiche e senza un adeguato accompagnamento spirituale. Mi auguro che possiate raggiungere almeno telefonicamente le loro famiglie, per portare loro la consolazione della fede, in attesa di vivere celebrazioni liturgiche di suffragio per i loro defunti. Preghiamo gli uni per gli altri e facciamo speciali auguri ai nostri Confratelli accolti in un ospedale perché coinvolti dal virus. Questo tempo, certo, ci obbliga a ripensare la nostra futura pastorale per giungere a scelte mirate ed essenziali, indispensabili per la crescita della fede e della comunione della nostra gente. Per ciascuno di noi è un momento utile per riordinare la nostra casa, certo, per concedersi il tempo per letture desiderate, ma sempre rimandate a tempi migliori, è anche una occasione propizia per uno spazio più abbondante da riservare alla preghiera individuale, quali intercessori del Popolo di Dio! La grazia del Signore crocifisso e risorto sia con voi, in abbondanza.

Con affetto fraterno e paterno,

+ vescovo Oscar




Penitenzieria Apostolica, Santa Sede

file icon pdf concessione di speciali Indulgenze ai fedeli nell’attuale situazione di pandemia, 20.03.2020