Ucraina e Parrocchia di Maccio

Aggiornamento: venerdì 6 settembre 2023

Mercoledì 23 agosto 2023: Partenza

Nuova missione umanitaria verso l’ Ucraina, in partenza dalla parrocchia di Maccio:

(In Ucraina)

Tre furgoni, 25 quintali di cibo, farmaci, prodotti di prima necessità: la ventunesima missione umanitaria di Frontiere di pace, insieme alla Parrocchia di Maccio e di Rebbio, è diretta a Lviv, Kharkiv e Izjum. 

(Ringraziamo Giambattista e gli altri 8 volontari della nostra Parrocchia di Maccio e di Frontiere di Pace per ciò che stanno facendo e per averci raccontato cosa sta succedendo in questo paese martoriato dalla guerra. La loro Parrocchia li segue nella preghiera e nella vicinanza:

Vito Cantore, Emanuele Roncoroni, Emanuele Borgonovo, Laura Pini, Giambattista Mose, Carmelo pellicano’, Donato Antonio Lucarelli, Nicola Gini e Franco Cappelletti.

(Un grazie a Giambattista, anche per le sue fotografie).

Leggi scorrendo la pagina tutta la narrazione e le testimonianze della missione.

Sabato 2 settembre 2023:Rientro
Testimonianza di Giambattista Mose – settembre 2023

Sabato 26 agosto scorso, con Frontiere di Pace eravamo a Kostantinivka, nella regione del Donetsk, insieme a padre Ihor Boyko , Sestra Olexia e l’ amico Claun il Pimpa .
Grazie a lui e con lui, attimi meravigliosi di serenità regalati a bambini e adulti, in una piccola sala sede di una associazione ucraina che cura l’evacuazione dei civili in fuga dal fronte e li accoglie per qualche giorno.
Attimi di pace e bellezza, momenti di speranza, che permettono di vedere oltre, ciò che costantemente udivamo in modo insistente e ostinato: i bombardamenti continui, sordi e senza tregua. E noi, ostinatamente, insieme ai bambini a vivere attimi di gioia e spensieratezza.
Non ingenuità, ma preludio di ciò che dovrà essere.
Oggi, 11 giorni dopo, più forte dell’ intelligenza della gioia, dell’ intelligenza dei sorrisi, dell’ intelligenza della solidarietà, delle grida dei bambini, della dolcezza della musica e della delicatezza delle bolle di sapone, esplode la violenza oscena e ottusa di chi ha lanciato i razzi, il fragore dei bombardamenti, la puzza di bruciato, la disperazione dei sopravvissuti: colpito il mercato della stessa città, di Kostantinivka, 16 morti. Un agguato a tradimento, nel luogo dove la gente di reca a comprare il cibo.
I nostri pensieri ai bambini e le persone incontrate; il coraggio di opporre alla violenza turpe, alla volontà di separazione e del dilagare della paura, la bellezza dei sorrisi, della solidarietà, dello stare insieme, dell’alleanza con questo popolo sempre martoriato.
Grazie Мирослава Пузанова e Dima, giovani forti, che ci avete accompagnato, il vostro coraggio, la vostra determinazione con il vostro sorriso forte, ci siano da guida nelle nostre missioni.
Mercoledì 30 agosto 2023:

(Testimonianza di Giambattista Mose)

L’ultima volta che sono stato a Kharhiv e Izjum con Ihor Boyko e Sestra Olexia , era il mese di febbraio, ripassando per questi stessi luoghi in questi giorni, le differenze che si notano permettono di costruire una piccola storia.
Izjum sembra sempre la stessa, ma è molto più viva ora, con la gente e qualche attività che timidamente riapre, qualche bar e negozio; Kharhiv è trafficata e si ritorna a fare qualche coda rispetto all’ agosto scorso, desolata e spettrale, e febbraio di quest’anno. La vita cerca di ripartire malgrado le ferite ancora evidenti e le minacce sempre attuali delle sirene e dei bombardamenti. Il fronte incalza, ma da qualche parte bisogna costruire la speranza. Piccoli cantieri aperti nelle città.
Frontiere di Pace da parte sua, collabora nella ricostruzione di una piccola cappella a Izjum nella chiesa del Santo Martire Yuri, guidata da padre Pietro Maika (2000€, parte del contributo della Caritas diocesana di Como); vogliamo anche, acquistare una attrezzatura specialistica per l’ ospedale di Izjum, dove abbiamo avuto un incontro con i responsabili e abbiamo collaborato alla biblioteca, sempre a Izjum, del Claun il Pimpa . Sono tutti piccoli segni di speranza.
Si prova a ripartire anche dai segni che fanno bene alla vista e al cuore. Fiori nei giardini, e nel giardino di Valentina; aiuole fiorite nella piazza di Izjum; fiori sulla tomba di Roman rimasto 6 mesi sotto le macerie di un bombardamento, prima di essere recuperato dal fratello e seppellito nel giardino della mamma Irina, staccionate dipinte a nuovo, con uccelli e fiori, nella sua casa; nuove pitture, un cuore e una candela, sui palazzi sventrati a Izjum, dove a febbraio non c’era nulla; tazze con “be happy”, posizionate alle finestre delle stanze devastate.
Mani colme di speranza hanno modificato delicatamente i luoghi visitati a febbraio: dipinti, fiori, scritte, musica nella piazza di Izjum.
Tutto serve per ricolmare di speranza ed abbellire i luoghi devastati. Non è speranza ingenua e facile. È speranza ostinata e concreta di chi sa, che, la minaccia del fronte che avanza è concreta; di chi sa, che, ci vorranno anni per ricostruire paesi, palazzi e ponti, di chi, come Leonid sa, che la propria azienda agricola di 15.000.000 di mq non è ricoperta di girasoli fioriti ma da erbacce dure ed alte sotto le quali ci sono le mine e vede il suo grano bruciare.
Fiori, contro immense distese di campi incolti; fiori, sulle tombe e nelle piazze; sorrisi di chi ha passato sei mesi in un buco sotto terra, come Anatoli; di chi ha insegnato nella scuola, come Natalia , e ci riporta a rivedere le sue aule nella sua scuola, distrutta; il sorriso e la determinazione forte di Irina che ha la tomba fiorita del figlio Roman in giardino, i russi le hanno imbrattato di scritte la sua casa, hanno osato scrivere “gloria alla Russia”.
Si riparte dal male e si costruisce ostinatamente il bene. Questa gente fa così. Ci insegna questa strada non a parole ma con la loro vita. I giardini fioriti coltivano la speranza e il bene.
 
 

Martedì 29 agosto 2023:

(Testimonianza di Giambattista Mose)

Martedì 29 agosto 2023. – Durante questa missione con Frontiere di Pace insieme a padre Ihor Boyko e suor Sestra Olexia sperimentiamo la vicinanza, la prossimità della vita e della morte; il bene e il male si toccano e si frequentano. Ieri, 28 agosto abbiamo visitato le fosse comuni di Izjum, nella pineta, 449 i resti ritrovati, non tutti identificati, degli ucraini, civili e militari torturati dalle forze di occupazione russe; abbiamo distribuito sacchetti con i viveri nel villaggio di Studenok, gioia ed abbracci, pur in una situazione difficilissima, un paese senza lavoro e scuola vicino al fronte; a Ivanchukivka abbiamo giocato con i ragazzi a “bandiera”, attimi di puro divertimento, consegnato quattro computer donati dalla Caritas diocesana di Como ; il sindaco e la moglie hanno i due figli maggiori 27 e 20 anni al fronte, la moglie piangeva; lungo la strada carri armati e militari ovunque;  l’altro ieri il 27 abbiamo distribuito pacchi viveri a Virnopyl, un paese distrutto dai bombardamenti senza luce e gas con la scuola distrutta;

campi minati ovunque, impossibile lavorarli; la cena a casa di Julia con la sua bambina Veronika e i genitori Nina e Vasiliy, una serata bellissima di condivisione attraversata dagli innumerevoli brindisi al rafano che rafforzano amicizia, condivisione e motivazioni. Julia ci ha augurato che mai ci capiti ciò che è capitato a loro, ci augura ogni bene, ci ritiene amici veri. Dormiamo nella cantina umida di Andri dove sono stati ospitati e rifugiati più di 50 persone; ovunque distruzioni, ponti abbattuti, militari e carri armati in movimento, in lontananza esplosioni e sirene che urlano.
Continuamente durante la giornata morte e vita si affrontano, speranza e disperazione si guardano, si strizzano l occhio, familiarizzano tra di loro.
Qui a Izjum, Donbass, Kharhiv è così, stretti ed intrecciati sono la speranza, la voglia di vita, insieme alle testimonianze delle violenze inaudite, palazzi sventrati , truppe in movimento, campi minati, villaggi semi deserti e senza futuro; la situazione reale e futuro sperato si affrontano in un duello senza tregua.
Come pensare a questo conflitto, questa contraddizione?
Questa contraddizione non è pensabile, non è “buona da pensare”, ma è “buona da vivere”, anche se difficile.
L’unica cosa possibile è vivere il conflitto e la contraddizione , con fiducia e ostinazione per portare ogni giornata ed ogni momento, ogni situazione verso il bene.
Queste sono situazioni, sono giornate, “buone da vivere”, non “buone da pensare”.
Prima la vita vissuta e sperimentata, dopo la vita pensata e razionalizzata. Questo è ciò che la gente di qui ostinatamente e amorevolmente ci insegna. Vita vissuta, dentro il bene e il male, per tirare fuori il bene. Sempre.

 

 

   

   

Lunedì 28 agosto 2023:

Frontiere di Pace:

Le scuole: il fiore all’occhiello delle comunità rurali ucraine che abbiamo visitato. Domenica pomeriggio 27 agosto, a Virnopilla: la scuola, come ogni casa, è stata devastata dai bombardamenti e dai tank. Così la guerra divora il presente e anche il futuro delle nuove generazioni, che non hanno più un luogo dove apprendere, sperimentare e socializzare. A questa comunità abbiamo consegnato sacchetti con razioni di cibo, cappellini, palloni e dolci.

Lunedì mattina 28 agosto, a Ivanchukirka: una minuscola biblioteca, una sala teatro utilizzata anche come chiesa, la palestra dove 60 bambini e ragazzi ucraini hanno giocato insieme a noi, ricevendo infine giocattoli, dolci, cappellino e la nostra amicizia. La fortuna – se così può essere definita – di questa comunità, composta da sei villaggi? Quando l’esercito russo l’ha occupata, nei primi giorni dell’invasione su larga scala, la gente ha subìto furti di ogni genere da parte dei soldati russi, ma la consolazione è che gli edifici sono stati “risparmiati” dai bombardamenti.

Lunedì pomeriggio 28 agosto, a Studenok: un altro villaggio che puoi raggiungere zigzagando per evitare buche (il passaggio dei tank ha compromesso asfalto e sterrato), rispettando l’esplicita richiesta di chi ci accompagna (non avvicinarsi ai cespugli a lato della carreggiata perché i campi sono minati). Anche qui un’altra scuola fantasma, colpita e danneggiata dall’occupazione russa: i soldati russi l’hanno trasformata in una loro base operativa. Tutto è fermo e non si sa quando l’edificio potrà essere sistemato. Una delle conseguenze della guerra è il restare sospesi nel tempo: la scuola non riaprirà e nessuno, nemmeno il sindaco di questa comunità, sa dare certezze. Nella giornata di lunedì abbiamo raggiunto il bosco dove è stata scoperta una fossa comune, a Izjum: 449 persone uccise, civili e militari. Serve tempo per meditare ciò che abbiamo visto.

Domenica 27 agosto 2023:

(Testimonianza di Giambattista Mose)

Domenica 27 agosto 2023. – A Kramatorsk, Kostiantinvka, nell’ Oblast di Doniezk insieme a Marco Rodari clown Pimpa e a Izjum nella biblioteca del Claun il Pimpa con Frontiere di Pace Ihor Boyko e Sestra Olexia. Mentre fuori urlano le sirene e a distanza si susseguono i bombardamenti e i colpi di artiglieria; qui con i bambini e gli adulti, rapiti dalle magie del Pimpa, si respirano e si toccano  gioia e speranza.
“Una voglia di gioia travolgente che esplode e tutto travolge, anche la paura”.

Grazie Claun il Pimpa; Frontiere di Pace, travolto da questa gioia, la vuole sostenere e coltivare, con i progetti a Izjum, la biblioteca a Izjum e le missioni umanitarie.

 

Venerdì 25 agosto 2023:

(Testimonianza di Giambattista Mose)

Stasera a Kharkiv a casa di Наталія Борзова con i volontari di Frontiere di Pace e padre Ihor Boyko e suor Sestra Olexia.

La pace nasce qui, dall’ accoglienza e dall’ ospitalità di Natalia. Qui, nella convivialità della tavola, si rafforzano i legami e l’amicizia tra di noi. Qui, tra un brindisi e l’altro, che dicono la nostra voglia di stare insieme, per la gente che ha bisogno, pensiamo ai progetti di solidarietà. Qui costruiamo relazioni, fondamenta della pace. Qui coltiviamo emozioni. Stasera, qui, mentre le sirene suonavano, abbiamo programmato i nostri prossimi giorni nella città di Izjum. Saranno giorni di vicinanza, incontri, relazioni, solidarietà, alleanza e amicizia con la gente oppressa dalla violenza della guerra. Siamo qui, con tutti i benefattori, che aiutandoci hanno a cuore queste persone.

Giovedì 24 agosto 2023:

(Testimonianza di Giambattista Mose)

L’viv (Leopoli), dopo 27 ore di viaggio siamo finalmente nel seminario di padre Ihor Boyko. Pomeriggio di riposo e sera di convivialità; grazie come sempre, alla grandissima accoglienza di padre Ihor; nel pomeriggio facciamo anche un po’ di spesa pensando ai bambini che incontreremo nei villaggi, intorno alla città di Izjum, nell’ Oblast di Kharkiv. Domani mattina partenza per Kharkiv arrivo previsto in serata verso le 21. Vogliamo essere insieme ai nostri amici che là ci aspettano; questa la nostra missione, la missione di Frontiere di Pace: solidarietà, amicizia e vicinanza. Portiamo la solidarietà concreta e ringraziamo tutti i benefattori ed enti che continuano a sostenerci.

da Frontiere di Pace: giovedì 24 agosto:
L’accoglienza a L’viv, nel giorno di festa dell’indipendenza ucraina, è il riconoscersi amici nella giustizia di una pace che è diritto, rispetto, convivialità, trama profonda di parole e azioni.  @igorboiko96 perché ci aspetta sempre nella consapevolezza di un percorso all’insegna della condivisione reciproca. Grazie a @p_andreas81 per la fraterna amicizia. Domani direzione Kharkiv. Grazie a tutti i benefattori, ad aziende e donatori che sostengono le missioni umanitarie e di pace in Ucraina, alla Caritas diocesana di Como, a don Gigi Zuffellato e alla comunità parrocchiale di Maccio, al Comune di Villa Guardia e a sindaci, amministratori e associazioni del territorio per il loro sostegno, a don Giusto Della Valle e al coordinamento di Rebbio, da subito fulcro delle azioni di solidarietà per la popolazione ucraina oppressa dalla guerra“.

Mercoledì 23 agosto 2023: partenza 

Nuova missione umanitaria in Ucraina dalla parrocchia di Maccio:
Tre furgoni, 25 quintali di cibo, farmaci, prodotti di prima necessità: la ventunesima missione umanitaria di Frontiere di pace, insieme alla Parrocchia di Maccio e di Rebbio, è diretta a Lviv, Kharkiv e Izjum. 

Domenica 9 luglio 2023:

Padre Ihor Boyko: ospite a Maccio  venerdì 7 luglio 2023
Rettore del seminario di Leopoli e nostro amico e corrispondente dall’Ucraina.

Eccoci insieme presso l’episcopio a Como per una breve visita al nostro vescovo Oscar. Padre Ihor Boyko è rettore del seminario greco cattolico di Lviv (Ucraina); è il referente e la guida sicura che permette alle missioni umanitarie che da più di un anno partono dalla parrocchia di Maccio e di Rebbio, guidate dal gruppo di volontari “Frontiere di Pace” di raggiungere le città di Kharkiv e Kherson e le comunità circostanti a cui vengono portati aiuti umanitari.

In un anno le missioni umanitarie hanno trasportato 60.000 kg di cibo, vestiti e medicinali. Con padre Ihor abbiamo parlato della situazione sul campo in Ucraina, programmato nuove missioni e nuovi progetti anche di ricostruzione, coinvolgendo le nostre comunità che con immensa generosità, fino ad oggi si sono alleate con le vittime della guerra.

di don Gigi:    ANCORA UCRAINA!…

DOMENICA 02 LUGLIO 2023

Sì, ancora Ucraina… perché anche se l’attenzione sociale e mediatica si è un po’ stancata, a chi tocca tenere vivo il dramma umanitario che purtroppo è ancora in corso? La recente visita del card. Zuppi a Mosca ha rinfrancato il cuore degli “operatori di pace” e ha rinfrescato la coscienza dei potenti nel tentativo diplomatico di provare di nuovo a fare qualcosa….

A noi di Maccio e di ‘Frontiere di Pace’ sta a cuore quella fetta di terra martoriata perché abbiamo avuto numerosi contatti ed incontrato moltissime storie, persone, volti, esseri umani, …fratelli!… Quando altri spedivano scatoloni, noi avevamo scelto di incontrare le persone: questa è stata la nostra scelta iniziale. E’ dunque comprensibile quando per gli altri sono finiti gli scatoloni da spedire, era finita la loro missione; ma non per noi, che continuavamo a mantenere legami e relazioni allacciate, da Leopoli a Khyarkiv a Kherson e Izium. Ecco la differenza; non siamo migliori di altri, siamo solo persone che vogliono continuare a sostenere e a non far sentire sole chi abbiamo conosciuto e apprezzato in questi mesi di guerra e resistenza. Non facciamo il tifo di nessuno se non per la pace e il riconoscimento della giustizia –da entrambe le parti, se ce ne fosse bisogno di esplicitare– sapendo così di continuare a fare la nostra parte, ispirati da quello che il buon senso umano e il Vangelo ci suggerisce.

Lotteria pro Ucraina

Sappiamo che le risorse si sono affievolite, ma non per questo dobbiamo darci per finiti! Per finanziare i prossimi mesi che verranno abbiamo preparato una lotteria con diversi premi gentilmente offerti da vari enti commerciali che ci hanno sostenuto (costo del biglietto € 2); aiutateci voi stessi a diffonderla coi contatti che avete: abbiamo l’estate davanti per farlo! L’estrazione sarà il 17 settembre in villa all’Isola che c’è.

 

Inquadra il qr code con i premi della Lotteria pro-Ucraina!
Estrazione: Domenica 17 Settembre in villa c/o stand dell’ IsolaCheC’è

ANCHE IN ALLEGATO pdf. TROVATE I PREMI DELLA LOTTERIA.

Una nuova partenza per l’Ucraina:

SABATO 17 GIUGNO 2023

CONTINUA LA RACCOLTA PRESSO LA SEDE ASS. ”INCONTRO”:

Viveri a lunga conservazione: sugo pomodoro, pelati, tonno in scatola, farina, olio; pasta, carne e legumi in scatola; zucchero, sale, biscotti e merendine, caffè liofilizzato, the, succhi di frutta, omogeneizzati o cibo per bambini, latte a lunga conservazione o in polvere…

Raccogliamo offerte in denaro per sostenere le spese di viaggio:

Parrocchia/Carità:
IT23O0306909606100000124028
specificando causale Ucraina

oppure
con carta di credito su:
GoFundMe: https//gofundme.com/frontieredipace

https://frontieredipace.wordpress.com

Il nostro impegno per l’Ucraina:

E’ da un po’ di tempo che non ne parliamo, ma tutti sappiamo che l’emergenza continua e i nostri contatti con gli amici ucraini non si sono mai fermati!

Venerdì 12/5 c’è stata la diretta di TV 2000 dalla nostra chiesetta.

Sabato 13/5 la partenza del 18° viaggio umanitario

con due equipaggi di Frontiere di Pace” (questo il nome che ci siamo dati), in collaborazione con le parrocchie di Maccio e di Rebbio, con padre Ihor Boyko rettore del seminario di Leopoli),  con destinazione presso il monastero greco cattolico di San Volodymyr in Kherson. In questa missione porteremo cibo alla popolazione della città e lettini per l’ospedale cittadino.

SI PROSEGUE CON UN VIAGGIO AL MESE…. 

In futuro il nostro obiettivo è di portare aiuti diretti nelle città dell’est vicino al fronte (Kharkiv, Izjum e Kherson), raccogliendo le testimonianze della gente incontrata, collaborando con la chiesa  greco cattolica ucraina.

I suoi rappresentanti sono ormai nostri amici fidati: padre Ihor Boyko; il vescovo Vasyly Tychapets per la chiesa di san Nicola Taumaturgo a Kharkiv, il vescovo Ihor Isichenko della chiesa di san Demetrio a Kharkiv; l’abate greco cattolico padre Ignaty Moskalyuk del monastero di san Volodymyr a Kherson, e suor Oleksia Pohranytchnal priora delle suore greco cattoliche a Kharkiv.

Un viaggio al mese in Ucraina

“a sostegno della popolazione”

Scarica il pdf. in allegato

Ucraina_2023_mag_07

COSA FA LA PARROCCHIA:

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