Il Testamento Spirituale di don Enrico Verga – Video della S. Messa e della commemorazione in Parrocchia

Parrocchia Santa Maria Assunta – in Maccio di Villa Guardia

La Parrocchia di Maccio ricorda il suo Parroco, don Enrico Verga
nel 25° dell’anniversario della sua scomparsa (29/01/1996)

VENERDI’ 29 GENNAIO 2021

ore 20.00: Santa Messa concelebrata dai sacerdoti nativi ed ex vicari di Maccio,
presiede il Vescovo di Como, mons. Oscar Cantoni.

Il testamento spirituale di don Enrico

“Arrivederci in Paradiso”
Appunti redatti da don Enrico Verga durante gli esercizi spirituali
Febbraio 1994, maggio 1994, giugno 1995.

Nel nome del Padre che mi ha fatto dono della vita.
Nel nome del Figlio, Gesù che mi ha redento e salvato.
Nel nome dello Spirito Santo che mi ha santificato con il Battesimo e la Cresima e mi ha fatto sacerdote di Cristo mediante L’imposizione delle mani del mio Vescovo.
Nel nome della Santa Madre Chiesa cattolica in grembo alla quale e dalla quale ho ricevuto tutto, specialmente il dono della Fede.
Nel nome di Maria Santissima significativamente presente nei momenti cruciali della mia vita come Madre tenerissima e decisiva.
Nel nome del mio Angelo Custode che non mi ha abbandonato mai.
Nel nome dì S. Giuseppe, di S. Enrico e di tutti i Santi miei protettori. Nel nome dei miei cari che mi hanno preceduto nel segno della fede.

Benedico la Santissima Trinità per i miei amati e splendidi genitori che sono stati al servizio della mia vita, che hanno accettata in dono da Dio e a Dio hanno saputo ridonare con generosità.

Benedico la Santissima Trinità per tutti coloro che mi hanno voluto bene e mi hanno fatto del bene soprattutto spiritualmente: i miei Vescovi, i sacerdoti, i religiosi e le religiose, gli insegnanti e i professori, i medici, i compagni ed amici, le persone buone e pazienti delle parrocchie dove ho prestato il mio servizio; per i parroci che ho avuto, per i coadiutori che ho avuto, per tutti i collaboratori che ho avuto, per le persone che hanno pre­gato per me e hanno offerto per me perché potessi perseverare.

Benedico la Santissima Trinità per coloro da cui ho ricevuto del male nella mia fanciullezza e adolescenza: usi con loro la stessa grande misericordia che ha usato con me. Dimostri anche a loro di saper trarre il bene dal male.

Benedico la Santissima Trinità per la grande misericordia con la quale ha salvato la mia vita “dalla fossa della distruzione” e mi ha addirittu­ra chiamato, assolutamente indegno, al Sacerdozio.

Ed ora a voi fedeli dì Cristo che siete in Maccio.

Dio vi ha elargito una infinità di doni riconoscibili solo in parte nella ricca storia della parrocchia legata da sempre alla nobile e materna figu­ra di Maria Santissima.
Il dono più grande è quello della fede e di un appassionato attaccamento alla Chiesa e alla parrocchia; poi il dono di una grande devozione a Ma­ria Santissima Assunta in Cielo.
Le due chiese sono il segno visibile più concreto del vostro attaccamento alla Chiesa di Cristo, ma lo sono ancora di più quegli atteggiamenti del cuore che solo Dio vede fino in fondo. Noi possiamo solo intuire; tante famiglie profondamente cristiane, tante persone buone e generose, tanti splendidi giovani, tanti uomini e donne impegnati altruisticamente non solo nella parrocchia, ma anche nei diversi settori caritativi e sociali…

Oggi stiamo però assistendo al più terribile assalto finora sferrato dall’“Avversario” al Regno di Dio e alla Chiesa: la secolarizzazione! Essa sta diffondendosi, non subdolamente, ma apertamente anche tra noi ed il segno visibile più evidente sono l’allontanamento dalla Messa dome­nicale, dai Sacramenti, dalla catechesi; la disgregazione dei matrimoni e delle famiglie, l’estendersi delle convivenze tra uomo e donna; l’indiffe­renza religiosa e il diffondersi di sette religiose, di superstizione e magia, l’attenzione prestata a santoni e predicatori che niente hanno a che vedere di fronte alla Verità di Dio che è in Cristo Gesù e nella Chiesa da Lui voluta; la prevalente attenzione prestata dai nostri bambini e ragazzi agli aspetti e alle attività profane della vita; ecc.

Per amor di Dio:
state attaccati alla Chiesa di Cristo, state attaccati al Papa e al Vescovo, state attaccati ai vostri sacerdoti e alla parrocchia, rifiutate i falsi profeti che vanno moltiplicandosi, continuate a frequentare la chiesa e, i giovani, anche l’oratorio, amate Maria Santissima e la preghiera del S. Rosario, mantenete le sane tradizioni.

Considerate la ricchezza di ciò che gratuitamente avete ricevuto e trasmettetelo, vivificato dal vostro impegno, alle giovani generazioni.

Voi giovani siete un anello indispensabile in questo processo di trasmissione: se voi interrompete, chi verrà dopo di voi non riceverà più, Pensate cosa sarebbe Maccio senza le chiese, senza la fede, senza la Chiesa. Così sarà se voi venite meno alla vostra vocazione cristiana.

Voi lontani, tornate! Voi che avete creduto ad altri, credete a Cristo. Infine  amatevi e portate gli uni i pesi degli altri, perché questo è il compendio della legge di Cristo. Invoco la misericordia di Dio per i peccati commessi, per gli scandali che ho dato, per le omissioni del bene, per le negligenze nel ministero. Invoco il perdono da coloro che hanno ricevuto del male da me, da coloro che ho trascurato, da coloro cui ho procurato delle sofferenze e delle pene, da coloro che ho ignorato. Per il mio funerale desidero solo preghiere e opere di bene verso ogni bisogno, ma senza dimenticare le destinazioni man mano indicate sulle buste della carità natalizia.

Non si battano le mani davanti alla mia bara perché confido solo nella misericordia di Dio, nella intercessione di Maria Santissima, del mio Angelo Custode e della Santa Madre Chiesa che amo. È solo l’approvazione di Dio che conta, non quella degli uomini. Porto tante persone e tante situazioni nel mio cuore. Se il Signore Gesù mi accoglie nel Suo cuore sacerdotale, le affido a Lui. Oso chiederGli di non entrare nel Suo Regno di luce infinita, finché ne sia fuori qualcuno per colpa mia. Nonostante questo confido nella Sua misericordia e dico quindi a tutti: «Arrivederci in Paradiso».

 

S. Messa di Commemoraziome. Presiede Mons. Oscar Cantoni, Vescovo della Chiesa che è in Como:

 

AUDIO dell’Omelia di Mons. Oscar Cantoni:

 


Ricordo di don Enrico Verga, nel 25° anniversario della sua scomparsa (29/01/1996) 

 

IL TESTAMENTO SPIRITUALE DI DON ENRICO è scaricabile in allegato:

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