Lettera di Fr. Bahjat Karakach, da Aleppo (Syria)

Lettera da Aleppo – Syria
LATIN PARISH ST. FRANCIS ASSISE

Carissimi fratelli e sorelle in Cristo,

anzitutto invoco la benedizione di Pace e Bene su tutti voi. Con questa lettera desidero esprimere il mio profondo apprezzamento e un sentito ringraziamento per il sostegno che ci avete offerto durante questi tempi difficili. I vostri immensi sacrifici e la vostra sconfinata generosità vanno oltre la semplice assistenza materiale, infatti, sono una profonda espressione di amore che non smette mai di toccare i nostri cuori e di ravvivare in noi la speranza.

Continuiamo a vivere nella nostra amata città di Aleppo, affrontando circostanze estremamente difficili. Le conseguenze del terremoto persistono ancora, colpendo persone di tutte le età, sia a livello psicologico che materiale. L’atmosfera prevalente è segnata dalla frustrazione e dalla morsa inquietante della paura. Purtroppo, garantire le necessità di base della vita è diventata una prova quasi insormontabile.

A partire dal 15 agosto, c’è stata una straziante ondata di inflazione, con un aumento di prezzi dell’80-90% per beni essenziali come cibo, medicine e forniture per neonati e anziani, compresi i pannolini. Inoltre, i prezzi del carburante sono saliti alle stelle di un allarmante 130%, raggiungendo il picco il 18 agosto. Queste difficoltà aggravano le lotte continue causate dalle frequenti interruzioni di corrente e dal caldo soffocante e implacabile, esacerbando ulteriormente la nostra sofferenza. Nonostante gli aumenti salariali per i lavoratori, questi si sono rivelati inefficaci, poiché il potere d’acquisto è diminuito. Anche con l’aumento esorbitante dei costi di trasporto, procurarsi persino i beni di prima necessità è diventata una sfida insormontabile.

Queste circostanze hanno intensificato lo stress psicologico, l’ansia e i disaccordi familiari, rendendo la situazione difficile per tutti. Come Chiesa e famiglia molto unita, intensifichiamo costantemente i nostri sforzi per fornire diverse forme di sostegno e assistenza, consentendo alla gente di condurre una parvenza di vita normale nonostante le avversità. Una volta mi è stato detto che somigliamo agli otto musicisti del Titanic che  in mezzo al disastro incombente, continuavano a suonare. Allo stesso modo, persistiamo nei nostri sforzi, credendo che le nostre azioni possano essere un’ancora di salvezza per le nostre famiglie in mezzo all’oscurità prevalente. Abbiamo fiducia nell’opera miracolosa del Signore, resa possibile dal vostro amore incrollabile, sostegno e assistenza costante. Questo sostegno costituisce un filo conduttore vitale, permettendoci di perseverare nella nostra missione di servire i nostri fratelli con gioia e amore.

Nonostante il dolore e le difficoltà che stiamo vivendo, Dio ci ha benedetto con una grande gioia per la nostra Chiesa, ovvero l’ordinazione episcopale di padre Hanna Jallouf, frate francescano, come nuovo Vicario Apostolico in Siria, dopo un’attesa durata più di un anno di sede vacante. Si tratta di un noto religioso del villaggio di AI-Qnayeh (nella provincia di Idlib), una terra generosa che ha dato più di 15 vocazioni (frati, suore, ecc.). La presenza di p. Hanna nel suo villaggio, e la sua perseveranza e dedizione hanno contribuito a rafforzare la Chiesa nel nord della Siria, soprattutto durante gli anni della guerra. La celebrazione si è svolta nella nostra chiesa il 17 settembre, che è la festa delle stimmate di San Francesco. Sua Eccellenza Hanna Jallouf si è trasferito ad Aleppo e p. Khoukaz Mesrob, che è stato membro della nostra comunità religiosa ad Aleppo, ha preso il suo posto, diventando parroco di Al-Qnayeh.

Li raccomando entrambi alle vostre preghiere. Nostro Signore Gesù possa benedire la loro missione per il bene della Chiesa nel nostro amato Paese, la Siria. Approfitto di questa lettera per augurarvi una buona festa di San Francesco, che la Chiesa celebra il 4 ottobre. Questo santo è riuscito, con la sua fede e semplicità, ad aprire un nuovo cammino nella storia della Chiesa. Chiediamo la sua intercessione, affinché ciascuno di noi possa lasciare un’impronta di Pace e di Bene nella nostra umanità, così assetata di Verità e di Bellezza.

Dio vi benedica.

Fr. Bahjat Karakach, ofm

In allegato potete trovare la lettera scrittada Father Bahjat che ci aggiorna della situazione di Aleppo.

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