Santuario della SS. Trinità Misericordia Maccio di Villa Guardia (CO)
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II Domenica di Avvento - 6 dicembre 2020 - anno B

(G. del Biondo  - Uffizi; San Giovanni Battista e storie della sua vita) (G. del Biondo - Uffizi; San Giovanni Battista e storie della sua vita)
6 dicembre 2020

II DOMENICA DI AVVENTO
(Anno B)


S. Messa ore:

- 8.30
- 10.00: s. Messa per i bambini
- 11.00
- 18.00

sospesa la s. Messa delle ore 20.15









LETTURE: Is 40,1-5.9-11; Sal 84; 2 Pt 3,8-14; Mc 1,1-8


Prima Lettura  Is 40, 1-5.9-11
Preparate la via al Signore.
 
Dal libro del profeta Isaia
«Consolate, consolate il mio popolo
– dice il vostro Dio –.
Parlate al cuore di Gerusalemme
e gridatele che la sua tribolazione è compiuta,
la sua colpa è scontata,
perché ha ricevuto dalla mano del Signore
il doppio per tutti i suoi peccati».
Una voce grida:
«Nel deserto preparate la via al Signore,
spianate nella steppa la strada per il nostro Dio.
Ogni valle sia innalzata,
ogni monte e ogni colle siano abbassati;
il terreno accidentato si trasformi in piano
e quello scosceso in vallata.
Allora si rivelerà la gloria del Signore
e tutti gli uomini insieme la vedranno,
perché la bocca del Signore ha parlato».
Sali su un alto monte,
tu che annunci liete notizie a Sion!
Alza la tua voce con forza,
tu che annunci liete notizie a Gerusalemme.
Alza la voce, non temere;
annuncia alle città di Giuda: «Ecco il vostro Dio!
Ecco, il Signore Dio viene con potenza,
il suo braccio esercita il dominio.
Ecco, egli ha con sé il premio
e la sua ricompensa lo precede.
Come un pastore egli fa pascolare il gregge
e con il suo braccio lo raduna;
porta gli agnellini sul petto
e conduce dolcemente le pecore madri». 
    
Salmo Responsoriale  Dal Salmo 84
Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza.

    

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.

Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.

Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.


Seconda Lettura  2 Pt 3, 8-14
Aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova. 
 
Dalla seconda lettera di san Pietro apostolo

Una cosa non dovete perdere di vista, carissimi: davanti al Signore un solo giorno è come mille anni e mille anni come un solo giorno. Il Signore non ritarda nel compiere la sua promessa, anche se alcuni parlano di lentezza. Egli invece è magnanimo con voi, perché non vuole che alcuno si perda, ma che tutti abbiano modo di pentirsi.
Il giorno del Signore verrà come un ladro; allora i cieli spariranno in un grande boato, gli elementi, consumati dal calore, si dissolveranno e la terra, con tutte le sue opere, sarà distrutta.
Dato che tutte queste cose dovranno finire in questo modo, quale deve essere la vostra vita nella santità della condotta e nelle preghiere, mentre aspettate e affrettate la venuta del giorno di Dio, nel quale i cieli in fiamme si dissolveranno e gli elementi incendiati fonderanno! Noi infatti, secondo la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali abita la giustizia.
Perciò, carissimi, nell’attesa di questi eventi, fate di tutto perché Dio vi trovi in pace, senza colpa e senza macchia. 
  
Canto al Vangelo  Lc 3,4.6
Alleluia, alleluia.
Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!
Alleluia.

Vangelo  Mc 1, 1-8

Raddrizzate le vie del Signore.
  
Dal vangelo secondo Marco

Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio. 
Come sta scritto nel profeta Isaìa:
«Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero:
egli preparerà la tua via.
Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri»,
vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. 
Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. 
Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».



Messaggio del Vescovo Oscar per l’Avvento

Carissimi fratelli e sorelle,

il clima che avvolge questo tempo di Avvento assume un senso particolarmente favorevole per aiutarci a comprendere cosa significhi attendere davvero il Signore che viene.

L’incertezza e la paura che stiamo sperimentando in questo periodo ci portano a desiderare un tempo radicalmente nuovo, che ci aiuti a superare questa situazione stagnante e andare oltre l’inquietudine e l’insicurezza che tanto ci preoccupano. Le diverse scienze umane ci offrono un contributo prezioso, ma da sole non bastano ad alimentare la sete del cuore e a donarci la pace e la gioia, indispensabili come l’aria che respiriamo.

Invocare l’Avvento del Signore ci aiuta perciò a sentirci bisognosi di Lui, il Salvatore del mondo e dell’uomo, che ci viene incontro con la sua novità di vita, perché Egli è Colui che “fa nuove tutte le cose” (Ap 21,5). Con maggiore convinzione e con cuore sincero, lo invochiamo: “Vieni, Signore Gesù!”

Desideriamo una nuova visita del Signore, in questo lockdown, per non sentirci abbandonati ad un cupo destino. Sperimentando di nuovo la sua presenza in mezzo a noi ci sentiremo impegnati a vivere questo tempo come l’occasione favorevole per sentirci insieme “sulla stessa barca”, con la necessità di navigare in piena e fraterna solidarietà, perché nessuno si salva da solo.

La sua presenza tra noi ci riempia di gioia e ci faccia superare il nostro individualismo, che genera solo tristezza e solitudine. Vigilanti nella fede, allora, aspettiamo la sua nuova visita e con cuore semplice lo supplichiamo: “Vieni, Signore Gesù!”

Ci accompagna in questa attesa del Signore una certezza consolante: Dio non abbandona mai il suo popolo, continuamente lo cerca, gli viene incontro, anzi è sempre accanto a lui, specialmente quando il dolore si fa più presente.

Con la sua venuta tra noi, il Signore Gesù ci permetterà di sentirci nuovamente artefici e protagonisti nello scrivere una storia comune, capaci di far fronte alle altre epidemie che ci minacciano, quelle dell’egoismo e della indifferenza, mettendo in opera gli anticorpi della carità e della solidarietà, che vincono l’angoscia e la paura, la tristezza e lo sconforto.

In questo tempo di tribolazione e di lutti, di povertà e di fatica per tante famiglie, non cessiamo di invocare il suo ritorno e acclamiamo con ardore: “Vieni, Signore Gesù!”.

+ Vescovo Oscar

Como, 22 Novembre 2020.

Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo