07/04/2024 Foglietto della Santa Messa e avvisi

Domenica 7 aprile, della Divina Misericordia

di don Gigi

NELLA FESTA DELLA TRINITA’ MISERICORDIA!

Carissimi, stiamo vivendo un “tempo forte” per noi a Maccio! E’ stata una settimana ricca di spiritualità e di appuntamenti, col Signore e con tante persone che sono venute apposta per la Settimana della Misericordia, che come sapete, su richiesta del Signore, è stata indetta quest’anno dal vescovo per tutta la diocesi! Vi riporto di seguito i testi che abbiamo letto in settimana, provenienti dalle ispirazioni scritte nell’esperienza spirituale di Maccio:

IO, MISERICORDIA, voglio essere amato ancor più. La Mia Incarnazione è dono della MISERICORDIA TRINITARIA! La Mia Parola è dono della MISERICORDIA TRINITARIA! La Mia Passione è il DONO della MISERICORDIA TRINITARIA! La mia Risurrezione è il DONO della MISERICORDIA TRINITARIA! IO SONO LA MISERICORDIA!  […] Io chiedo che in quei giorni di gran gioia per la Pasqua che è Dono della mia MISERICORDIA, nella mia presenza nel mio Corpo e Sangue in mezzo a voi, si metta al centro dell’Altare Me Vivo Eucaristia, con al lato la Croce, che vi ricorda anche quanto riscatta la sofferenza che diviene Speranza che salva, e dall’altro l’immagine del mio Cuore MISERICORDIOSO, immagine della mia Risurrezione, che è il vostro premio, perché, guardando a me presente ora nel mistero, sappiate che già ora sono con voi tutti i giorni, ma guardandomi anche Risorto nella mia gloria, possiate essere certi che quell’uomo risorto sono Io Uomo, che vuole che là, dove sono Io, siate anche voi!

Amate il Mio Cuore che brucia di Misericordia per voi!

Sono parole forti e vere! Vanno accolte con serietà e con cuore aperto! Mi sono chiesto più volte come mai il Signore vuole che sia celebrata la Settimana della Misericordia con l’esposizione dell’Eucaristia…  Credo che ci voglia far ritornare davanti a Lui per riconoscerLo, adorarLo e riempirci della sua consolazione amorevole, per poi ripartire nella nostra vita quotidiana sapendo di essere ‘misericordiati’ ed amati! Sicuramente Lui che vede più ‘lontano’ di noi, vede che stiamo lentamente scivolando verso un mondo ‘senza misericordia’ perché ha perduto il riferimento vero e autentico con Lui (questo purtroppo vale per tutti: cristiani, cattolici e ortodossi, musulmani, ebrei…), col rischio reale che ci facciamo guerra tra noi anche col pretesto di essere diversi e divisi… Il mondo –noi tutti-  invece abbiamo bisogno di comunione (trinità), comprensione accogliente (misericordia) e speranza che ci sia un futuro per questa umanità. Nell’Eucaristia troviamo il riassunto di tutto ciò! Torniamo al Signore con coraggio!  

don Gigi

Letture della Santa Messa

Antifona
Entrate nella gioia e nella gloria e rendete grazie a Dio,
che vi ha chiamato al regno dei cieli. Alleluia. (Cf. 4 Esd 2,36-37 (Volg.)

PRIMA LETTURA (At 4,32-35)
Un cuore solo e un’anima sola.

Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, tutti i capi di Giuda, i sacerdoti e il popolo moltiplicarono le loro infedeltà, imitando in tutto gli abomini degli altri popoli, e contaminarono il tempio, che il Signore si era consacrato a Gerusalemme.
Il Signore, Dio dei loro padri, mandò premurosamente e incessantemente i suoi messaggeri ad ammonirli, perché aveva compassione del suo popolo e della sua dimora. Ma essi si beffarono dei messaggeri di Dio, disprezzarono le sue parole e schernirono i suoi profeti al punto che l’ira del Signore contro il suo popolo raggiunse il culmine, senza più rimedio. Quindi [i suoi nemici] incendiarono il tempio del Signore, demolirono le mura di Gerusalemme e diedero alle fiamme tutti i suoi palazzi e distrussero tutti i suoi oggetti preziosi.
Il re [dei Caldèi] deportò a Babilonia gli scampati alla spada, che divennero schiavi suoi e dei suoi figli fino all’avvento del regno persiano, attuandosi così la parola del Signore per bocca di Geremìa: «Finché la terra non abbia scontato i suoi sabati, essa riposerà per tutto il tempo della desolazione fino al compiersi di settanta anni».
Nell’anno primo di Ciro, re di Persia, perché si adempisse la parola del Signore pronunciata per bocca di Geremìa, il Signore suscitò lo spirito di Ciro, re di Persia, che fece proclamare per tutto il suo regno, anche per iscritto: «Così dice Ciro, re di Persia: “Il Signore, Dio del cielo, mi ha concesso tutti i regni della terra. Egli mi ha incaricato di costruirgli un tempio a Gerusalemme, che è in Giuda. Chiunque di voi appartiene al suo popolo, il Signore, suo Dio, sia con lui e salga!”».

SALMO RESPONSORIALE (Dal Sal 117)
 Rit: Rendete grazie al Signore perché è buono: 
il suo amore è per sempre.

Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre».
Dica la casa di Aronne:
«Il suo amore è per sempre».
Dicano quelli che temono il Signore:
«Il suo amore è per sempre». R.

La destra del Signore si è innalzata,
la destra del Signore ha fatto prodezze.
Non morirò, ma resterò in vita
e annuncerò le opere del Signore.
Il Signore mi ha castigato duramente,
ma non mi ha consegnato alla morte. R. 

La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
rallegriamoci in esso ed esultiamo! R.

SECONDA LETTURA (1Gv 5,1-6)
Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
Carissimi, chiunque crede che Gesù è il Cristo, è stato generato da Dio; e chi ama colui che ha generato, ama anche chi da lui è stato generato.
In questo conosciamo di amare i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti. In questo infatti consiste l’amore di Dio, nell’osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi.
Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede.
E chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio? Egli è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con l’acqua soltanto, ma con l’acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che dà testimonianza, perché lo Spirito è la verità.

Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia
Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto;
beati quelli che non hanno visto e hanno creduto! (Gv 20,29)

Alleluia, alleluia

VANGELO (Gv 20,19-31)
Otto giorni dopo venne Gesù.

Dal Vangelo secondo Giovanni
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

Programma settimanale

Avvisi per la Parrocchia

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